ACHILLE GRANDI fondatore delle ACLI Achille Grandi, nasce a Como
nel 1883 e muore a Desio il 28 settembre 1946.
E' stato indubbiamente uno dei
protagonisti della storia sociale e politica dell'Italia contemporanea.
Fu Segretario della Cil dal 1922 al 1926 e deputato nelle file del Partito
Popolare. Dopo il forzato silenzio nel ventennio fascista, fu promotore,
insieme a Bruno Buozzi e a Giuseppe
Di Vittorio, dell'unità sindacale e fu Segretario generale della Cgil
unitaria dal 1944 al 1946. Fondò e fu primo Presidente delle Acli e
partecipò ai lavori dell'Assemblea Costituente, di cui ricoprì la carica
di vice Presidente. Il fondatore delle Acli
ha vissuto in tempi molto difficili, pagando di persona per la sua
coerenza. Era il primo di quattro figli di una modesta famiglia operaia.
Suo padre faceva il "tintore", ma quando perse il lavoro
Achille, appena undicenne, dovette andare a lavorare in una tipografia.
A meno di venti anni si distingue come animatore dell'associazionismo
sindacale nella città di Como. Nel 1905 è tra i fondatori di un giornale
cattolico "La vita del popolo". L'anno successivo, nel 1906, si sposa con Maria Croato che rimarrà sua
fedele compagna per tutta la vita. Nel 1908 viene eletto consigliere
provinciale e comunale di Como. Durante la prima guerra mondiale Grandi si
schierò su posizioni neutraliste. Achille Grandi fu tra i pochi del
Partito Popolare che non votarono a favore del primo governo
Mussolini, formato all'indomani della marcia di Roma. Scelse con altri
parlamentari (popolari, socialisti, repubblicani e comunisti) la strada dell'Aventino. Grandi era pienamente cosciente di ciò che attendeva
l'Italia negli anni futuri, tanto è vero che il 2 agosto 1926 scrisse il
suo testamento spirituale. Così, a 43 anni, Achille Grandi si trovò
disoccupato, politicamente e intellettualmente. Fu costretto a fare i lavori
più disparati: amministratore del caffè Carminati di piazza del Duomo, a
Milano, del ristorante Biffi e Grande Italia in Galleria, addetto alla
liquidazione del "sindacato italico biancheria di Milano e così
via. Furono dieci anni circa di estrema precarietà economica. Intorno al 1940 Grandi prende parte ai primi incontri clandestini tra
cattolici a Milano. Nel 1942 il gruppo di Milano si incontrerà più volte
con il gruppo di Roma di Alcide De Gasperi. Da questi incontri nascerà
la futura Democrazia Cristiana. Negli stessi anni Achille Grandi sta
maturando l'idea di dar vita a quelle che poi, con il nome coniato da
Vittorino Veronese, si chiameranno le Acli. Dall'agosto del 1944 Grandi
è Presidente delle Acli, ma nel 14 febbraio 1945 rassegna le dimissioni. Le sue condizioni di salute si aggravano e per questo dovrà
ricoverarsi presso il Fatebenefratelli di Roma. Achille Grandi rimane nella storia del nostro paese come uno dei più
limpidi interpreti del cattolicesimo sociale, artefice dell'unità
sindacale, antifascista e democratico.
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