DINO PENAZZATO

Dino Penazzato (1913-1962), vicentino, è stato presidente nazionale delle Acli dal 4 aprile 1954 al 1° aprile 1960. Nel '53 fu eletto deputato per la Dc. Le sue idee politicamente avanzate, suscitarono allarmi e tensioni nel mondo cattolico. Nel '58 creò, insieme a "Forze Nuove", la corrente di Rinnovamento. Nel '59, su richiesta del Card. Siri, le Acli dichiararono il principio dell'incompatibilità fra incarichi nell'associazione e incarichi politici, seppur con possibilità di deroga.

E la prima deroga fu proprio la sua. L’opera di Penazzato va necessariamente riportata al suo tempo, le cui coordinate erano quelle della unità partitica dei cattolici e dell'anticomunismo. Ma non accettò mai una collocazione rassegnata e passiva. Nella memoria collettiva aclista è vivo come il Presidente delle tre fedeltà.

Negli anni tra il 1955 e il 1958, in concomitanza con il dibattito sul “centro sinistra”, le Acli  di Penazzato, e lui in prima persona, subirono attacchi violentissimi dalla Confindustria, dalla stampa borghese (aspra fu la polemica con Panfilo Gentile), da il "Il quotidiano", organo dell'Azione Cattolica di Luigi Gedda.

Dino Penazzato figurava (fine 1958) alla giuda della corrente democristiana di "Rinnovamento".

Su questo amato Presidente delle Acli abbiamo finalmente a disposizione il bel Libro di Domenico Rosati La fabbrica della speranza. Dino Penazzato, le ACLI, la politica. Un biografia tra memoria e futuro. Editoriale Aesse, Roma, 1995.