SCHEDE DI ACLISTI BRESCIANI ILLUSTRI
GIACOMO BRESCIANI
(Carcina V.T. 13.11.1920 - Brescia 21.5.1994)
Fu
Presidente dal 1959 al 1966
Fu
vicePresidente dal 1955 al 1959
Fu
membro di presidenza in qualità di del. Giov. dal 1950 al 1955
Fu
Consigliere nazionale dal 1955 al 1969
fu Presidente regionale dal 1961 al 1963
Nasce a Carcina V.T. il 13 novembre 1920 da famiglia operaia. Fu operaio
giovanissimo alla Glisenti. Pure giovanissimo, guidato da sacerdoti esemplari,
entra nelle organizzazioni parrocchiali portandovi la naturale generosità di
una visione idealistica della vita.
La fine della guerra lo trova militare in Sicilia. Tornato a Carcina
riprende il lavoro in fabbrica alla Bernocchi di Cogozzo. La sua presenza attiva
nel movimento cattolico non solo parrocchiale ma anche provinciale lo porta a
diventare delegato giovanile delle ACLI e quindi membro della presidenza
provinciale dal 1950 al 1955, mentre è presidente Roselli.
Dal 1950 fino al pensionamento lavora alla IDEAL STANDARD (Radiatori).
Venuto a Brescia dopo il matrimonio
è attivo nel partito della DC, di cui diviene segretario cittadino e membro del
Comitato provinciale, e nella FIM/CISL, di cui diventa membro del direttivo
provinciale.
Nelle ACLI dal 1955 è membro del Consiglio Provinciale e dal l959 fino
al 1966 Presidente provinciale. Fu pure Consigliere nazionale dal 1957 al 1959 e
Presidente Regionale dal 1961 al 1963.
Il suo carattere aperto e
combattivo, se gli procura
talvolta qualche incomprensione, gli guadagna stima e amicizia larghissime.
Nel l962 mentre Bresciani era contemporaneamente Membro del Direttivo
della FIM e presidente provinciale delle ACLI, fu tra i protagonisti delle
polemiche e dei fatti che portarono alla rottura tra le ACLI e
la FIM bresciana, che coinvolgerà anche i vertici sindacali e aclisti
nazionali. La SAS aziendale della Radiatori sollecita infatti la FIM bresciana a
stipulare il contratto
aziendale, sganciando la lotta della Radiatori da quella per il
rinnovo del contratto nazionale. Bresciani
sostiene la Sas aziendale contro la FIM: la polemica degenera fino alla rottura.
Dal 1969 non ricoprirà più cariche nelle ACLI.
Ormai pensionato non rinuncia a
collaborare alle istituzioni di ispirazione cattolica divenendo membro del
Consiglio di Amministrazione della Editrice La Scuola e del Centro Pastorale
Paolo VI.
La sua inesauribile curiosità
intellettualene fa un lettore instancabile, appassionato, soprattutto negli
ultimi anni, al problemi religiosi. Ma ama anche la musica e taivoita con gli
amici, sui sentieri di montagna o in un rifugio, si mette a cantare vecchie
canzoni religiose popolari divertendosi e riempiendo di stupore gli
occasionali ascoltatori.