SCHEDE DI ACLISTI BRESCIANI ILLUSTRI
PIERA MICHELI (Brescia 9.9.1934 - Brescia 22.11.1990) Fu consigliere provinciale ACLI dal 1966 al 1969 e
dal 1974 al 1978 Fu responsabile del Settore Pensioni ACLI
provinciali Le
Acli hanno già scritto di Piera Micheli durante il lungo percorso dell'attesa,
prima della onorata sepoltura, quasi che Dio onnipotente nei Suoi misteriosi
disegni, chiedendo piú forte il sacrificio, avesse voluto diffondere il piú a
lungo la sua opera sociale. Di
lei vogliamo ancora ricordare la premura a risolvere al meglio i problemi di
previdenza ed assistenza della Sua lungimiranza e dello spiccato intuito spesso
a prevedere l'esito degli interventi e quindi anche a dare assicurazioni ed a
tranquillizzare chi, affidandosi alla Sua tutela, esigeva una risposta pronta e
certa. Dietro
l'ascolto, il consiglio ed il suggerimento da dare stava il timore sofferto,
riflessivo di privare qualcuno di un diritto, di procrastinarlo, la scelta da
prendere fra una decisione ed un'altra, di anticiparla o differirla; per lei
risultavano inevitabili: controlli, verifiche, contatti con le istituzioni, e
poi la decisione responsabile da adottare, spesso tribolata perché sempre ha
dovuto fare i conti con una legislazione contraddittoria, incoerente, eppure
pressante sulla quale si è piegata a conoscerne i riposti segreti. E non si è
data per vinta di fronte all'incalzare dei quesiti che erano la domanda della
gente spesso povera e sprovveduta. Un
ruolo ricoperto con autorevolezza ed all'insegna della competenza professionale.
Era sorretta da irremovibile volontà a raggiungere il fine a Lei molto chiaro:
conseguire obiettivi che erano risultati di protezione sociale attraverso
legittime mediazioni non facili, tanto da essere costruite con pazienza con
cordialità ma anche con fermezza sempre nel rispetto delle leggi ed in ossequio
ad un comportamento di altruismo e di dedizione. Non abbiamo alcuna titubanza
nel credere che l'azione era svolta e congiunta ad una costante disposizione
viva interiore alla Fede. Il suo impegno non era ispirato ad una sempre pur
apprezzabile ricerca della giustizia ma teso ad ottenere riconoscimenti
fondamentali della persona.
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