«Caro Gianni,

                        era tuo desiderio presentare in Consiglio la richiesta a me fatta dagli scouts della parrocchia. Te la passo.

I motivi del nostro assenso a tale richiesta - dico nostro chè io trovandomi a Lourdes sono stato informato dai Rev. Curati - li ho esposti a te a voce. Dobbiamo lasciare i locali perché l'Ispettorato del lavoro ha imposto agli Imprenditori di quell'officina che ci affianca la costruzione degli spogliatoi per gli operai. I nostri ex-ambienti si prestano. Noi sacerdoti potevamo rifiutarci? Anche, perché non eravamo insolventi … ma con quale coraggio?

Qui torniamo perché non abbiamo nostri ambienti … e perché vogliamo sotto miglior controllo i nostri scouts - maschi e femmine, più di cinquanta.

Prudenza e rettitudine ci hanno guidato.  Gli scouts devono rientrare entro la prima decade di Ottobre. Raccomandiamo sollecitudine. Ti salutano

                                                                                              I tuoi sacerdoti».

 

Lettera degli scout a don Nicola

« A.S.C.I. Esploratori d'Italia

   Gruppo Brescia  II°

   Vill.   Prealpino, Via Brolo

   25100 BRESCIA

                                      Brescia, 28 Settembre 1972

      Molto Rev. don Nico1a

                                                       in qualità di responsabili del gruppo scout Brescia 2°, La portiamo a conoscenza che entro la prima decade di ottobre siamo stati invitati a lasciar liberi i locali siti in via Brolo, di proprietà del. sig. Possi.

      Per poter continuare l'attività, ormai ben avviata, de1 riparto , del cerchio delle Guide e del Clan, ho bisogno di tutti i locali siti al piano seminterrato del fabbricato di proprietà della comunità parrocchiale di S. Giulia sito in via X°, 2; in quanto vorremmo utilizzare le due stanze grandi per attività e la piccola come magazzino per tende e per l'altro materiale in nostra dotazione.

     Essendo ora queste stanze occupate da gruppi (ACLI ndr) con attività non prettamente parrocchiale la preghiamo di voler intervenire affinché le stesse ci vengano affidate.

                                                                                  Cordialità

                                                                       Raffaele Passoni - Dino Ongaro»