Circolo ACLI
Vill. Prealpino
A
TUTTA LA POPOLAZIONE DEL VILL. PREALPINO
Egr. Sig.
abbiamo ascoltato la lettera del Sindaco Boni letta domenica 22.2.70 a
tutte le Messe dal Reverendo Don Nicola, relativa alla installazione di un
lampeggiatore all'incrocio di Via Tamburini con Via Zola (ciò naturalmente ci
fa piacere, anche se abbiamo dubbi che serva a risolvere la situazione).
Su di essa sentiamo il dovere di fare alcune osservazioni:
A)
Stando alla lettera sembra che il Sindaco Boni sia all'oscuro dei
problemi del Villaggio Prealpino. Ricordiamo a coloro che se ne fossero
dimenticati:
-
che il 29.1.1969 al Sindaco è stata inviata dal nostro Circolo una lunga
lettera sulla situazione scolastica, contenente pressanti richieste dì
intervento per evitare i disagi che poi puntualmente si sono verificati
all'inizio del corrente anno scolastico;
-
che tra febbraio e maggio del 1969 si
sono fatti incontri con Assessori del Comune di Brescia, il Sindaco di
Bovezzo, il Preside e Direttore Didattico sulla situazione scolastica (la
Scuola c certo il più grave e il
più urgente problema che tocca le famiglie del Villaggio Prealpino);
-
che tra il settembre 1968 e il dicembre 1969 abbiamo analizzato ed illustrato
con numerose lettere, ordini del
giorno, promemoria e direttamente in decine di incontri con i responsabili
dell'Azienda dei SS.MM. la situazione dei trasporti pubblici (pulmino N. 8,
corse rapide
abbonamento commesse, ecc.) e
correlativamente la situazione delle strade, del capolinea del N. 8, dei sensi
unici della segnaletica stradale e di tutto ciò che rende disagevole la
viabilità e il servizio di trasporto;
-
che tanti altri problemi forse meno rilevanti anche se urgenti e importanti,
(segnaletica, allargamento di
via Brolo, di Via Tovini, aree verdi ecc.) sono stati sollevati
all'Amministrazione Comunale con lettere e con incontri (e siamo pronti a
documentarlo).
Come
può dunque il sindaco in buona fede dire di ignorare i problemi del villaggio
Prealpino? E come mai il sindaco, così sollecito a rispondere ad una
sollecitazione del reverendo parroco, non abbia mai avvertito il dovere di
intervenire o almeno di rispondere alle lettere del circolo?
Viene il sospetto che il sindaco scorrettamente e subdolamente abbia di
mira nel far questo la prossima campagna elettorale.
B)
La lettera, letta in Chiesa durante le S. messe, assume ancora di più il
senso di una intenzionale battuta di propaganda elettorale. Per cui ci
chiediamo:
1° - Se don Nicola non abbia
intuito la delicatezza di un tal gesto e soprattutto non abbia
avvertito il pericolo di far nascere confusioni tra religione e politica,
tra responsabilità dei
laici e compito pastorale dei sacerdoti;
2° - Se don Nicola, che ospita negli ambienti della parrocchia tre
classi della scuola
elementare e che abita in via Tovini
(senso unico), non sappia che esistono anche
problemi molto gravi come la scuola, la viabilità e i trasporti pubblici
adeguati alle
esigenze dei lavoratori.
Noi siamo convinti:
- che è estremamente
scorretto da parte dei politici usare il pulpito per fare campagna
elettorale; che il sindaco facendo oggi, alla vigilia delle elezioni,
promesse (sollecitazioni
di nuove esigenze) crede di poterci ancora illudere sulla volontà di
risolvere i nostri
problemi, volontà che ha ripetutamente dimostrato di non avere.
- che la partecipazione
diretta alla vita civile e alle responsabilità amministrative è
competenza esclusiva dei laici.
Il
consiglio di Presidenza del nostro circolo, aldilà di ogni polemica e dì ogni
ostruzionismo intende con serietà e con caparbietà continuare la sua azione
perché i lavoratori de1 villaggio Prealpino siano protagonisti della vita
cittadina senza delegare e senza
lasciarsi illudere.
ILCONSIGLIO DI PRESIDENZA»