SCHEDE DI ACLISTI BRESCIANI ILLUSTRI
ANGELO MAFFEO CHIECCA (Rudiano 28.1.1923 - Rudiano 3.12.1987) Fu Vicepresidente delle ACLI bresciane dal 1967 al 1970 Ritornò
dalla guerra con gravi problemi di salute, Angelo Maffeo Chiecca (ufficialmente
Maffeo, ma "Angilì" per i compaesani) fu sindaco di Rudiano fin dai
primi anni cinquanta, uno dei più giovani sindaci d'Italia. Era
conosciuto anche nei paesi vicini e costituiva un punto di riferimento per gli
amministratori comunali della zona. Favorì
l'evoluzione del suo Comune e di quelli confinanti da paesi agricoli a paesi
artigianali, sfruttando la possibilità offerte dalla Legge sulle aree depresse,
trovando forme di finanziamento adeguate e mettendo a disposizione le sue
conoscenze, la sua competenza e soprattutto la sua sensibilità verso le classi
sociali più deboli, sensibilità che gli veniva dalla militanza nella sinistra
del Partito della DC e soprattutto nelle ACLI. Nelle
ACLI fu attivo anche a livello provinciale, ricoprendo la carica di
Vicepresidente dal 1967 al 1970. Ma
già nel febbraio del 1958 tenne una delle due relazioni (l'altra la tenne Soggetti)
al convegno provinciale degli amministratori comunali aclisti (erano 377 gli
aclisti a vario titolo presenti nelle amministrazioni comunali. Nel 1960
divennero addirittura 446). Al convegno era presenta anche il Vicepresidente
nazionale delle ACLI Livio Labor. Fu
inoltre uno dei tre sindaci aclisti (gli altri furono Soggetti di Sarezzo e
Angelo Regosa di Leno) che ebbero il compito di tenere un corso domenicale per
amministratori comunali aclisti. Le relazioni saranno oggetto di una
pubblicazione che ebbe vasta eco. Fu
presidente di numerosi enti e associazioni culturali e assistenziali, in tempi
non sospetti, quando cioè tali incarichi non erano certo appetibili dal punto
di vista economico, ma al contrario richiedevano una dedizione totale ai
problemi della comunità. I
luoghi privilegiati del suo impegno - possiamo dire della sua missione, senza
timore di retorica - furono l'Ospedale di Chiari, la USSL 34, il Consorzio
sanitario di Zona (CSZ), con particolare riguardo alla Scuola speciale per
handicappati. Fu
il promotore di una cooperativa agricola per l'allevamento dei bovini che poi
divenne consorzio (CEDICAR - Coccaglio). Fu
uno dei protagonisti della nascita della COGEME coinvolgendo i Sindaci della
media Valle dell’Oglio e della Franciacorta su una proposta dell'On.le Zugno,
studiata e maturata all'interno del Comprensorio. Continuò
il suo impegno fino a pochi mesi dalla morte.
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